Archivi del mese: luglio 2011

redrawing the studio…

Dopo parecchie misurazioni e dopo aver deciso che l’unica soluzione possibile fosse costruire nuove trappole per i bassi da distribuire nell’ambiente, ho cominciato a far spazio per i nuovi lavori.

Lo studio sarà inagibile per un po’ di tempo, temo…

lo studio sottosopra, un'altra volta...

In compenso ho cominciato a costruire le nuove trappole: cornice di legno, uno strato di poliestere e due di lana di roccia, tessuto-non-tessuto a far da filtro, cotone Ikea come rifinitura finale.
Ne sto costruendo dodici, e ho quasi finito la prima. Lentissimamente: è il prototipo, serve per capire come farle, mica per altro…

Per tagli precisi, squadretta precisa...

 

...cominciamo ad assemblare i pezzi...

...e finiamo con i rinforzi.

La cornice pronta, i fori per aumentarne l'efficacia.

Prima trappola pronta per essere rivestita. il nastro rinforzato per mantenere il materiale in posizione.

il nastro rinforzato, soluzione economica ed efficace.

 

 


Demolition man…

Dopo giorni di misurazioni con programmi specifici, e dopo aver trovato la soluzione adatta a quasi tutti problemi di risonanze, rimangono alcuni punti da affrontare.
Leggo sul Web tutti i forum di acustica che trovo, scarico articoli e manuali, prendo misure e faccio e ri-faccio prove, spostando avanti e indietro casse e workstation di lavoro, alla ricerca del giusto equilibrio fra comodità d’uso ( quella che alcuni chiamano “ergonomia”…) e corretta acustica per mixare.

misurazioni approssimative...

Ma comunque la soluzione già so qual’è: trappole acustiche per i bassi ovunque!

Per questo ho smontato i pannelli che avevo distribuito lungo i bordi del soffitto e su alcune pareti: sono pannelli di lana di roccia, piuttosto leggeri, con una faccia leggermente “intonacata” e l’altra “vetrificata” per impedire la dispersione delle fibre minerali.
Ognuna è incorniciata con una sottile fascia di legno.
Acusticamente hanno aiutato a risolvere alcuni problemi sulle frequenze medio-alte, ma adesso verrano riciclate come “acoustic cloud”: nuvola acustica…

Le sospenderò al soffitto, lasciando un po’ di spazio al di sopra, e ci aggiungerò alcuni pannelli di ovatta acustica Vital per aumentarne l’efficacia sulle frequenze più basse.

Lo spazio ( e la funzione) lasciato libero agli angoli fra il soffitto e le pareti verrà occupato da trappole acustiche più efficaci, spesse una decina di centimetri, sempre in lana di roccia, ma di maggiore massa…

la "nuvola" pronta per essere montata...

 


…andando avanti…

…con la costruzione degli stand per sostenere le casse Genelec 1030A, si cominciano a vedere i primi risultati.
Ma anche i primi problemi inattesi…
Per cominciare: le tavole che ho riciclato m’hanno obbligato a cambiare, anche se di poco, le misure degli stands. Poco male.
Però le stesse tavole, essendo rimanenze di altri lavori, sono anche seconda ( o terza…) scelta: una è ammaccata da una parte, un’altra è tutta sforacchiata, e via così…
Mentre ragionavo sul sistema migliore per rifinirle, se con stucco e vernice o rivestendole di stoffa, ho avuto l’idea più semplice ( e pigra…): ci butterò sù un drappo, a coprirle…

Altro problema: avevo previsto di riempirle con un paio di sacchi di sabbia ognuna, il che le avrebbe portate a pesare fra i sessanta e i settanta kg, ma sorpresa! Con 50 kg di sabbia ne ho riempita una a metà!…

È sabato, devo girare un po’, ma alla fine trovo dove prendere altri 100 kg di sabbia e finisco di riempirle, già messe in posizione ( 100 kg sono tanti da spostare…).

Ecco un foto-diario della giornata…

let's begin

Quasi pronta...

primo stand

pronta per essere riempita

100 kg di sabbia

Prima di chiudere tutto, però, conviene asciugare il più possibile la sabbia, e allora vai con il deumidificatore….

Fra gli stands, il deumidificatore


lavori in corso…

I lavori a studio da qualche parte devono cominciare, e così inizio dai monitors.
Una delle critiche che mi hanno fatto guardando il mio render 3D è sulla scelta di utilizzare una libreria metallica Ikea leggera: la struttura entra in vibrazione anche a basso volume d’ascolto, e trasmette facilmente la vibrazione al pavimento.
L’idea iniziale era di rendere la libreria più pesante, ma essendo piuttosto delicata l’aumento del peso ( l’idea era di riempirne la struttura delle zampe con sabbia) l’avrebbe resa anche meno stabile. Senza contare che comunque la differenza di peso sarebbe stata irrisoria…

Ho allora deciso di riciclare delle tavole di legno che ancora ho da parte, avanzi di lavori già fatti, ma stavolta ho prima realizzato il render 3D per avere un’idea precisa dell’aspetto che avrà…

sostegno per i monitors Genelec 1030A

Le maniglie serviranno per spostarli: fra legno multistrato da 15mm e la sabbia con la quale le riempirò ( per aumentarne la massa ed impedire che entrino in risonanza) peseranno una settantina di kg l’una!…


3D studio tour…

Sto riconsiderando l’intera disposizione del mio studio, anche per trovare una soluzione migliore ai persistenti piccoli problemi di acustica, ma per chiedere aiuto sui vari forum, soprattutto americani, zeppi di esperti del settore, credo che la maniera migliore sia fargli fare un giro nel mio studio come è effettivamente…
Grazie a Google SketchUp sono riuscito a realizzare una versione 3D navigabile dello studio, una copia quasi esatta ( manca il disordine e un bel po’ di roba, soprattutto libri), con la disposizione attuale di tutta l’attrezzatura.

La prima versione ( ho già cominciato a fare rilevazioni acustiche e a spostar roba…) è questa:


Dear friend…

Dear Friend,
Thank you so much for your generous donation to the Roger Nichols Fund.
Back in January (2011) when Roger fell and broke his leg, it became obvious to him and our family that he would no longer be able to work. No one could believe he’d continued to teach engineering classes at Video Symphony for seven months after a diagnosis of stage iv pancreatic cancer, anyway. But that was Roger—dedicated to his craft with a singular zeal. Our daughters (Cimcie & Ashlee) and I helped him as best we could, our hearts breaking all along the way.
I never met a man with more integrity and honor in all his business dealings, but unfortunately he did not always work with people who reciprocated his good deeds. At first, when friends suggested a “donate” page we were appalled. Finally, Roger agreed to do it, believing that with such a public display of injustice, the royalties promised him would surely be paid, and our family would not become a charity to raise funds for medical expenses and bills.
Roger trusted certain people; their right action was not to be. But something else, another very right action did happen–you and many others responded wholeheartedly to his plight.
Your donation gave him hope and restored his spirits. Your generosity allowed him to try an alternative treatment that lifted the fog cluttering his mind after his leg surgery and months of chemo.
Thanks to your kindness, Roger left his body with the knowledge that so many friends, family and people he’d never met, cared about him.
Blessings to you and your loved ones—hug them close.

Sincerely,
Connie Reeder Nichols